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Mamme a 33 anni, quasi tutti i papà in sala parto

Due neogenitori si tengono per mano e tengono in mano un paio di scarpine da neonato

Non si entra in sala parto prima dei 30 anni. Le statistiche fotografano che in Italia si diventa mamme in media a 33 anni. E, nonostante i segnali di rallentamento, continua il ricorso al taglio cesareo (il 31,2% dei parti), mentre il tasso di fertilità prosegue la sua discesa: lo scorso anno il numero medio di nascite per donna è stato pari a 1,25 rispetto a 1,46 del 2010. 

Ecco com’è il quadro in cifre dipinto dal rapporto annuale del Ministero della salute sul Certificato di assistenza al parto (Cedap), relativo al 2021, un’indagine ha coinvolto 364 i punti nascita da Nord a Sud della Penisola.

Quasi tutti i papà presenti in sala parto

Unica nota positiva in questa sinfonia di cifre da pollice verso è la crescita dei papà in sala parto: 5 anni fa erano già il 90%, ora toccano ben il 95,4%. Un ulteriore passo avanti in un Paese che dice addio alla cicogna e vede le culle sempre più vuote.

Preferite le strutture pubbliche

Nove donne su 10 (esattamente l’88%) sceglie di partorire in strutture pubbliche e il 62,8% delle nascite si svolge in strutture con “alti volumi di attività”, ossia con più di mille parti annui. Spiega Giovanni Migliore, presidente di Fiaso, la federazione degli ospedali italiani: “Nelle strutture pubbliche sono garantite le migliori condizioni di sicurezza e un’assistenza completa sia per la mamma sia per il nascituro”.

Sono straniere due madri su dieci

Il tasso di natalità medio in Italia è di 6,8 nati per mille donne in età fertile. In cima alla classifica nazionale c’è la provincia autonoma di Bolzano (9,7), in fondo alla graduatoria c'è la Sardegna col 5,2. Due mamme su dieci (il 19,9%) non sono di cittadinanza italiana e partoriscono il primo figlio in media a 29,2 anni.

Lavora il 57% delle neomamme

Delle donne che hanno partorito lo scorso anno, il 42,4% ha una scolarità medio alta, il 23,4% medio bassa ed il 34,2% ha conseguito la laurea. Fra le mamme straniere prevale invece una scolarità medio bassa (42,4%). E ancora: il 57,7% delle madri lavora, il 25,8% sono casalinghe ed il 16,5% sono disoccupate o in cerca di prima occupazione.

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